Come Guadagnare con My Advertising Pays
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My Advertising Pays diventa The Advert Platform: la pubblicità online
My Advertising Pays, in gergo conosciuta come MAP, è un’azienda fondata dall’imprenditore statunitense Mike Deese nel 2013, volta a garantire un sistema sicuro e redditizio con il quale ogni utente, anche il meno esperto, possa ottenere delle entrate di danaro mensili pur non possedendo alcun sito web.
È infatti questa la particolarità che ha reso popolare My Advertising Pays, che dal 3 gennaio scorso ha subito un redirect di dominio diventando “The Advert Platform” (TAP), poiché a differenza di tante altre piattaforme di pubblicità online che sono complesse e richiedono una conoscenza nel campo quantomeno medio-alta, questa nasce come punto di incontro tra utente e marketers (pubblicitari) ed ha l’obbiettivo di offrire ad ogni potenziale cliente interessato l’opportunità di iniziare a guadagnare subito, condividendo i profitti dell’azienda senza necessariamente avere esperienza.
Ma vediamo come funziona:
Questo business genera profitto tramite il traffico di utenti che entrano nel sistema, che di fatto non offre un prodotto o un servizio reale, per poi spartire quanto guadagnato con i propri iscritti.
Gli utenti si inseriscono “nel giro” di guadagno condiviso, acquistando almeno 1 Credit Pack (ne vengono messi vari a disposizione, più o meno accessibili; il Credit Pack base è di 24.99 euro) e procedendo con il cliccare su almeno 10 siti web nel termine di 24 ore.
A questo punto inizia il guadagno vero e proprio; la piattaforma offre diverse forme di pubblicità, che risultano più economiche di quelle su i canali tradizionali, attraverso le quali monetizza in modo concreto le visite e i click che i clienti effettueranno; entra qui in gioco il CPA (Cost Per Action) e cioè l’identificazione della somma di denaro in entrata per ogni singola azione del cliente (ad esempio il click su un banner pubblicitario).
Iscriviti subito!
Le forme di pubblicità utilizzate da The Advert Platform sono le seguenti:
– Banners pubblicitari (con cui TAP guadagna €0.25 a click ricevuto per la pubblicità fatta su tutti i paesi del mondo, e €0.50 a click per ogni paese specifico.);
– Pop-Ups e Pop-Under (con guadagni dai €49.99 per 1000 visitatori garantiti, ai €249.99 per 5000 visitatori garantiti su un sito web.);
– Gioco della roulette (con guadagni di €29.99 per 2000 visitatori garantiti da tutto il mondo o di €34.99 per un paese specifico.).
I banner inseriti nei siti TAP, vengono definiti “dinamici” perché cambiano ad ogni aggiornamento della pagina e questo consente alla piattaforma di affittare gli spazi pubblicitari a più aziende contemporaneamente, massimizzando così i profitti.
I Pop-Ups garantiscono una visione da parte degli utenti quasi del 100% poiché appaiono in automatico se si naviga su un sito TAP; una piccola percentuale di utenti non viene raggiunta dai Pop-Ups perché utilizza tools come “AdBlock” che bloccano ogni genere di pubblicità.
I Pop-Under invece fanno la loro apparizione soltanto alla fine della navigazione sul sito in questione, si presentano quindi quando l’utente chiude la pagina web.
Il gioco della roulette è un’ottima pubblicità che in cambio di visite garantite mette in palio dei premi in denaro.
Un utente può girare la ruota provando a vincere uno dei tanti premi, ma anziché puntare denaro gli viene chiesto di visualizzare un sito web pubblicitario.
Il 95% della liquidità prodotta, che non rappresenta però in alcun modo l’utile per l’azienda, viene costantemente spartita con gli iscritti alla piattaforma, ogni 20 minuti per un totale di 72 entrate al giorno (il guadagno sarà direttamente proporzionale alla quantità di Credit Pack acquistati).
Truffa o facile modo per guadagnare?
Molti specialisti, e non, hanno accuratamente studiato il piano strategico di The Advertising Platform dal 2013 a oggi e sostengono che l’azienda si basi sul classico schema Ponzi, una modalità di vendita truffaldina che segue il seguente pattern:
Promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi “investitori” che, a loro volta, saranno vittime della truffa e grazie all’iscrizione (ovviamente a pagamento) copriranno i guadagni dei “clienti” precedenti.
Chi comincia la catena ottiene alti ritorni economici nel breve periodo, ma il corretto funzionamento di questo meccanismo richiede il continuo arruolamento di nuove vittime disposte a pagare le quote così che il sistema non crolli.
I guadagni derivano infatti esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o di vendita.
Il sistema è in ogni caso destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi che “investono” non porteranno mai a nessuna rendita concreta, essendo semplicemente assorbiti dai primi della catena che solo inizialmente li useranno per rispettare le promesse.
A questo punto è chiaro che, nel caso in cui le nuove “vittime” diminuissero drasticamente o semplicemente se il flusso di arruolamento cessasse, gli utenti smetterebbero di ricevere le entrate.
C’è però un’altra scuola di pensiero a riguardo che sostiene l’esatto opposto; molti infatti credono che The Advert Platform sia sempre conveniente per gli utenti iscritti proprio per il modo in cui è stato strutturato il piano di compensi.
Non ci sarebbe dunque bisogno di dipendere essenzialmente dalle iscrizioni di nuovi membri per mantenere i pagamenti perché la crescita esponenziale del business è frenata dalla struttura di pagamento.
Le commissioni sulle iscrizioni di nuovi membri vengono pagate all’istante, così da garantire guadagni immediati per chi vuole promuovere il business, mentre con il profit-sharing viene garantito un flusso di entrate stabili e durature a lungo termine.
Inoltre, le vendite dei prodotti di marketing aiutano tantissimo per coprire il gap tra il prezzo dei Credit Pack acquistati e i profitti che si generano grazie a loro.
In parole più semplici, la piattaforma non paga cifre elevate e non garantisce soldi che si moltiplicano in modo esponenziale nel breve periodo, ma assicura entrate sicure a lungo termine.
La netta disparità di opinioni è evidente e sembra non avere mezze misure, ma lascia però la possibilità alle persone di prendere parti poiché ad oggi nessun vero e proprio scandalo ufficiale è stato portato alla luce.